Ti sarà sicuramente capitato di girare qualche campagna su facebook. google ads o altro ancora senza guadagnarci nulla, ma anzi rimettendoci del denaro vero?
Lo so, capisco bene questa situazione perché l’ho vissuta io stesso nel corso degli anni.
Anni passati senza un metodo, durante i quali “calibravo” il mio metodo personale che poi avrei inserito in ROIBOOK M, il corso sull’affiliate marketing più avanzato d’Italia.
Ti sei mai chiesto perché il tuo funnel marketing (perché è questo ciò di cui si parla: traffico a pagamento che arriva su una landing page per convertire) non funziona, e ti fa semplicemente spendere denaro a vuoto?
Le risposte possono essere molteplici. Cercheremo quindi di analizzare i problemi principali e capire come ovviare mediante il processo di multiconversione.
Il tuo target è sbagliato
In tal caso stai praticamente sbagliando tutto. E’ inutile mostrare l’inserzione più bella del mondo alla persona meno indicata ad acquistare quel prodotto o servizio. Il risultato sarà uno squallido zero mostrato in continuazione nella colonna “acquisti sul sito web” della tua fonte di traffico.
Cosa intendo per target sbagliato? prendi me per esempio. Mi piace lo stile di vita sano, la corsa, le arti marziali e gli sport in generale.
Sono un non fumatore (è la logica conseguenza del mio stile di vita).
Cosa succede a questo punto, se cerchi di vendermi (spero in affiliazione) un nuovo tipo di sigaretta elettronica, magari con una landing page bellissima, luccicante e ricca di effetti speciali?
Te lo dico io: continuerai a vedere uno zero sui guadagni. Il perché è ovvio: il targeting (ma soprattutto il retargeting) non funzionerà mai su un utente al quale la soluzione che il tuo prodotto propone, non da alcun beneficio.
Assicurati quindi di colpire la giusta audience, o vedrai solo un clamoroso buco nell’acqua.
La tua fonte di traffico è sbagliata
Potrai pensare che facebook o google ads siano la panacea di tutti i mali. In realtà ciò non è vero, e molto spesso la scelta sbagliata della fonte di traffico, soprattutto per chi vende in affiliazione, fa commettere errori clamorosi con risultati sconfortanti.
Come si sceglie la fonte di traffico? personalmente, mi baso molto sull’esperienza con campagne condotte nel passato di prodotti che fornivano soluzioni similari ai problemi delle persone.
In realtà, una schematizzazione molto basilare tra le fonti di traffico può essere basata sulla domanda.
Google Ads si basa sulla domanda consapevole. Sono io che cerco la soluzione al mio problema, e non sei tu a cercarmi senza che io te lo chieda
Facebook Ads, fonti di traffico native, fonti pop si basano sulla domanda latente. Potenzialmente potrei volere il tuo prodotto, ma non è detto che lo voglia, o che lo voglia proprio nell’istante in cui tu me lo mostri.
Il punto cardine del tutto sta nel testare quale sia la migliore fonte di traffico, anche in funzione del payout del prodotto che vendi in affiliazione.
Se ad esempio vendi un prodotto che ti da un guadagno di 30 euro, potrai iniziare a destreggiarti tra le varie fonti di traffico e testare la migliore che fa al caso tuo.
Se viceversa hai a che fare con offer del valore di pochi euro, allora dovrai dirigerti forzatamente su fonti di traffico che con poco budget possano mostrare il tuo annuncio a migliaia di persone (il traffico popunder o popup per esempio).
Il tuo funnel è sbagliato
Ora arriviamo alle dolenti note. Hai scelto la tua fonte di traffico, hai scelto il tuo target ideale. Tuttavia, le spese superano sempre i profitti.
Perché avviene?
Molto spesso avviene perché il tuo funnel è sbagliato. Ho già parlato di funnel nel mio blog (ti invito a rivedere il mio articolo sul funneling marketing), tuttavia ti faccio un esempio banale di funnel che sono sicuro che starai utilizzando spessissimo nelle tue campagne in affiliazione:
Fonte di traffico (facebook ads) che rimanda alla pagina di vendita di un prodotto in affiliazione.
Questa tecnica non funziona. So che la cosa rivoluzionerà le tue certezze, ma devi prenderne atto.
Perché non funziona? perché le fonti di traffico, si basano su meccanismi ad aste che, col passare del tempo, inesorabilmente aumenteranno il loro costo.
Che significa questo?
Significa semplicemente che, se oggi facebook ti chiede ad esempio un euro per portare sulla pagina di vendita un utente potenzialmente interessato ad acquistare il tuo prodotto, col trascorrere del tempo e per tutta una serie di fattori (ad esempio più competitors che “biddano”, ovvero puntano a raggiungere il tuo stesso utente) il costo aumenterà.
E cosa succede quando il costo del traffico aumenta ma il guadagno percepito dalla vendita del prodotto in affiliazione resta invariato?
Esatto, il tuo guadagno vedrà un tracollo radicale. Come si ovvia a tutto ciò? semplice, mediante il processo di muticonversione dell’utente.
La multiconversione
Ma in cosa consiste questa benedetta multiconversione di un utente? perché dovrebbe permettere a me, affiliato, di poter aumentare i miei guadagni?
Supponi che io sia un appassionato di bodybuilding. In quanto appassionato, potenzialmente sarò anche interessato ad acquistare prodotti sul bodybuilding.
Ma quali generi di prodotti nello specifico? qui sta il nocciolo centrale della questione.
Perché, se è vero che il bodybuilding mi piace, è anche vero che ogni persona ha gusti personali, che lo porteranno inevitabilmente ad acquistare determinati prodotti, e non qualsiasi prodotto gli si proponi che sia inerente al bodybuilding.
Potrei ad esempio cercare una fascia che scolpisca i miei addominali o delle proteine che aumentino il mio volume muscolare (ed allora l’affiliato dovrà dirigere i suoi sforzi persuasivi sul prodotto fisico).
Potrei altresì amare il bodybuilding senza praticarlo. In tal caso potrei leggere materiale informativo, riviste o ebook. In tal caso, capirai subito che questa tipologia di utente dovrà essere reindirizzata ad InfoProdotti.
Potrei invece essere un atleta professionista, che ormai cerca solo una coaching per aumentare le sue competente. In tal caso le soluzioni viste prima non andranno bene, e da affiliato dovrai orientare le tue scelte su questo genere di prodotto.
Questo è il significato di multiconversione. Cercare di fornire al tuo utente prodotti in affiliazione diversi, al fine di convertirlo.
In realtà il termine è un po inesatto. Lo coniai quando, dopo i primi test sul campo, vidi che un utente che acquistava da me un prodotto in affiliazione di valore, era maggiormente propenso ad acquistare altri prodotti sempre inerenti il target scelto (il che del resto, è una naturale legge di marketing).
Tuttavia, ti fa capire l’importanza di ragionare in termini di buyer personas, ma soprattutto svincolarti dalla “punta dell’iceberg”, ovvero la fonte di traffico a pagamento.
Difatti, qualora tu debba usare una fonte di traffico a pagamento per raggiungere sempre lo stesso utente e proporgli prodotti diversi, richieresti di annullare i tuoi guadagni, a causa della spesa costante.
Cosa fare quindi? su ROIBOOK M spiego il meccanismo da attuare, che si basa su un concatenarsi di fonti di traffico gratuite come mail e chatbot, che ti permettono di raggiungere “gratuitamente” l’utente interessato, ma soprattutto rappresentano fonti di traffico che controlli.
Bene, direi che per ora è tutto. Se hai domande, come sempre, potrai scrivermi nei commenti qua in basso. Mi farà piacere avere un tuo feedback.